Anche il tennis viene messo a dura prova dalla pandemia.
I primi a subirne le conseguenze, sono quegli atleti professionisti non stipendiati, che non godono di alcuna sponsorizzazione.
Tra questi c’è il ventiseenne Mitchell Krueger, 195° nella classifica mondiale, che ha dichiarato di voler richiedere l’indennità di disoccupazione per compensare le mancate entrate dovute allo stop per il Covid-19. Per i tennisti come lui, lo svolgimento dei tornei, rappresenta l’unica possibilità di guadagno.
David Haggerty, presidente dell’ITF (International Tennis Federation), ha dichiarato all’Associated Press che tutto il mondo del tennis (compresi i 4 Tornei del Grande Slam, gli ATP e i WTA), stanno collaborando alla creazione di un fondo di solidarietà per alcuni giocatori di livello inferiore.
I dettagli sono ancora in fase di elaborazione e verranno specificati nei prossimi giorni.
Grande senso di responsabilità da parte di Novak Djokovic, alla guida del consiglio dei giocatori dell’ATP, che insieme ad altri giocatori, ha espresso la volontà di aiutare coloro che si classificheranno al di sotto dei primi 200/250.
L’attuale scenario, sta producendo un inesorabile effetto domino anche per altre categorie professionali, come gli allenatori (spesso pagati con dei bonus in base al successo dei giocatori) e gli agenti.
L’incertezza generale sta amplificando dubbi e paure tra molti atleti, che potrebbero decidere di fermarsi definitivamente mettendo ulteriormente in ginocchio uno degli sport più apprezzati al mondo.