Si è appena conclusa la gara più emozionante della stagione di Formula 1.
Il Gran Premio di Monza, si sa, regala sempre qualcosa di speciale.
Oggi, sotto il cielo azzurro, nel tempio della velocità, si è accesa la stella di Pierre Gasly.
Sembrava una gara ordinaria, Hamilton scatta subito in prima posizione dietro un insistente Carlos Sainz, che parte alla grande e supera Valtteri Bottas.
La gara d’Italia si anima con ben 4 ritiri. All’11º giro Sebastian Vettel è costretto ad abbandonare la gara a per alcuni problemi ai freni.
Stessa sorte per Magnussen, che si ritira con la sua Haas. Viene annunciata la safety car, così Hamilton e Giovinazzi ne approfittano per cambiare le gomme. Entrambi i piloti, entrati ai box con il semaforo rosso indicante la chiusura momentanea della pit lane, sono costretti ad effettuare uno stop and go di 10 secondi per penalità.
Trema per la seconda volta il team di Maranello con un brutto incidente che vede Charles Leclerc come protagonista. Al giro 26, il monegasco perde il controllo della macchina e si avvia verso uno scontro frontale a 220km/h contro la barriera. Il colpo è fortissimo e lo spavento è grande per il muretto Ferrari e per tutti i tifosi da casa. Leclerc sta bene ed esce dall’abitacolo senza problemi, quello che non sa è che questo imprevisto cambierà le sorti dell’intera gara…
….La FIA annuncia il regime di bandiera rossa e la gara viene fermata.
Hamilton e Giovinazzi, costretti a rispettare la penalità, scivolano alle ultime posizioni.
Pietre Gasly diventa leader del GP di Monza, seguito da Kimi Raikkonen (che poi scalerà in 13º posizione, sorpassato dal gruppo).
Al 31º giro anche Max Verstappen è costretto a lasciare la competizione a causa di problemi alla power unit.
Si accende la speranza negli occhi di Sainz, determinato a superare il pilota dell’Alpha Tauri che guida la gara. Si apre una battaglia all’ultimo millesimo di secondo tra la monoposto bianca leader del gran premio e la macchina dello spagnolo che, una volta giunto alla bandiera a scacchi, deve accettare di rimanere sul secondo gradino più alto del podio.
È proprio nel nostro Paese, che lo sport più amato sorprende ancora una volta.
Dopo il doppio ritiro del team di Maranello, le speranze di sentire ancora una volta il nostro inno sul podio sembravano svanite. È proprio quando la rassegnazione si impadronisce dello sguardo di migliaia di tifosi, che questa competizione regala uno dei momenti che rimarrà per sempre nella storia di questo circuito.
Pierre Gasly conquista a Monza la sua prima vittoria in Formula1 (nonché il suo primo podio in carriera) con un team tutto italiano.
È lo sguardo incredulo di un giovane dagli occhi color del cielo e riportare ogni tifoso indietro nel tempo ad un anno fa, quando sul gradino più alto c’era Charles Leclerc a coronare il sogno di una vita.
Oggi il monegasco non indossa la tuta da pilota, ma un semplice paio di jeans, quando l’amico d’infanzia esulta vittorioso dopo una gara conquistata fino all’ultimo metro.
Quella che sembrava una terribile sconfitta per l’Italia diventa l’occasione per gioire ancora una volta e festeggiare un astro nascente a Monza, nel tempio della velocità, sicuri che, nonostante le fatalità e gli imprevisti che ci regala questo incredibile sport, possiamo spegnere la TV con il sorriso sulle labbra.
Ecco la classifica completa:
1º Gasly
2º Sainz
3º Stroll
4º Norris
5º Bottas
6º Ricciardo
7º Hamilton
8º Ocon
9º Kvyat
10º Perez
11º Latifi
12º Grosjean
13º Raikkonen
14º Russel
15º Albon
16º Giovinazzi