Pierre Cherpin non ce l’ha fatta. L’esistenza avventurosa di questo imprenditore di 52 anni francese si è spenta mentre era in volo su un aereo medico da Jeddah alla Francia: non è riuscito a tornare a casa dalla Dakar. Dopo la caduta al km 178 durante la tappa 7 che portava da Ha’il a Sakaka, ha subito perso conoscenza e le sue condizioni sono parse molto gravi sin da principio: il referto riportava un grave trauma cranico con perdita di conoscenza. Cherpin era stato operato d’urgenza nel reparto di neurochirurgia e da allora era stato tenuto in coma indotta. Giunto in patria, sarebbe stato ricoverato all’ospedale di Lille.
Pierre era alla sua quarta partecipazione alla Dakar. La sua è la classica storia fatta di passione verso questa competizione così affascinante: fin dalla sua prima esperienza del 2009, il francese si è sempre iscritto alla categoria riservata ai motociclisti senza assistenza al seguito. Giunto al traguardo sia all’esordio sia nel 2012, si era dovuto ritirare nel 2015 per un guasto al motore. Dopo aver corso nelle edizioni sudamericane della Dakar, Cherpin quest’anno aveva deciso di tornare per scoprire il nuovo tracciato tra le dune dell’Arabia Saudita: al termine della sesta tappa, occupava la 77esima posizione della classifica generale. Parlando della sua nuova esperienza nel mitico rally raid, aveva spiegato:
”Sono un dilettante, non voglio vincere ma scoprire paesaggi che non avrei mai avuto l’opportunità di vedere diversamente. Tutto è emozionante: andare in moto, vivere la propria passione, conoscere se stessi”.