Il Milan prende la stessa strada della Lazio: gioca, comanda a centrocampo ma subisce troppo presto il Gol dell’Inter che poi gioca al “gatto col topo” come fatto solo due settimane dalla squadra di Simone Inzaghi.
AL 5° Martinez porta in vantaggio i nerazzurri e sbilancia subito la partita obbligando il Milan ad uscire fuori.
La squadra di Pioli non gioca male e apparentemente domina a centrocampo ma la tattica dell’Inter è chiara: aspettare sulla trequarti difensiva, fare intensità e ripartire velocemente con Lukaku e Martinez innescati dagli ispirati Barella, Brozovic e, udite udite, Eriksen.
Il primo tempo si chiude col forcing del Milan che si ripropone nei primi 6 minuti del secondo tempo quando dà tutto per arrivare al pareggio ma Handanovic nega la gioia del Gol per ben due volte a Ibra con due conclusioni di testa e poi sventa un tiro potente ma centrale di Tonali scagliato da dentro l’area di rigore.
Il raddoppio arriva su contropiede con una trasmissione di palla veloce e in campo aperto: la palla passa da Barella, Lukaku, Eriksen e Perisic per arrivare a Lautaro che da due passi infila Donnarumma per la seconda volta.
Il sigillo lo mette Lukaku che, sempre in contropiede, mette il turbo e infila la sbilanciata difesa del Milan concludendo di precisione e potenza sull’angolo difeso da Donnarumma.
Il Milan non riesce mai a sfondare il muro alzato da Conte: gira palla intorno all’area ma finisce sempre col crossare morbido al centro dell’area di rigore dove dominano i lungaglioni nerazzurri.
I rossoneri di Pioli sono stati davvero vicini al Gol soltanto nei primi minuti del secondo tempo: gira tutto bene all’Inter che completa il suo piano tattico col gol ad inizio partita e quando l’Inter passa subito è poi difficile rimontarla soprattutto grazie alle sponde di Lukaku e alle ripartenze di centrocampisti dotati e bravissimi nella transizione.
Nel Milan non scalda il cuore la prestazione di Calhanoglu che non riesce quasi mai a illuminare il gioco, non si scatenano le discese di Hernandez complice la totale assenza di spazi mentre Tonali è ordinato ma niente di più.
Inconsistente Saelemaekers ma questa è una non notizia dato che è il giocatore meno dotato tra quelli schierati dal Milan in avanti.
E’ crisi Milan? A dispetto del risultato, direi di no se la valutiamo per l’obiettivo di partenza e cioè la conquista del posto in Champions.
E’ fuga Inter? Senz’altro sì soprattutto in relazione alle capacità delle avversarie di colmare il GAP: la Juve va a intermittenza, la Roma fa fatica con le grandi anche se è implacabile con le piccole, la Lazio non sembra avere la rosa sufficiente per colmare 10 punti.
Quest’anno Antonio Conte può centrare lo scudetto, l’unico ostacolo può paradossalmente arrivare proprio da un ritorno del Milan che ora deve azzerare le delusioni dell’ultimo periodo e pensare di tornare semplicemente a fare punti.