La Procura di Perugia ha chiuso le indagini in relazione all’esame “farsa” sostenuto dal calciatore uruguaiano Luis Suarez – oggi in forza all’Atletico Madrid – lo scorso settembre all’Università per stranieri di Perugia. A rischiare il processo, in base all’avviso di conclusione delle indagini notificato oggi, ci sono l’ex rettrice Giuliana Grego Bolli, l’ex dg Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e l’avvocato della Juventus Maria Turco. Le accuse a vario titolo sono falso ideologico, rivelazione di segreto d”ufficio e falso materiale. Il falso che avrebbe istigato l’avvocata Turco, in concorso con gli altri indagati che sono la rettrice dell’ateneo Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri e con i professori Spina e Rocca, è quello in cui venne fissata la sessione d’esame straordinaria del 17 settembre 2020 e che in realtà si trattava di un appuntamento “ad personam” solo per consentire al calciatore Suarez di ottenere nei tempi richiesti dalla Juventus, e all’esto di una fittizia procedura di indagine. Grego Bolli, Olivieri, Spina e Rocca (che è uscito dall’inchiesta patteggiando la pena) sono anche accusati di avere alterato l’esame di Suarez facendogli arrivare prima il contenuto della prova che avrebbe dovuto sostenere. Infine, ai dipendenti dell’università viene imputata la falsa attestazione della conoscenza dell’italiano da parte di Suarez dopo una verifica definita “fittizia”, proprio in virtù del fatto che “il contenuto specifico delle modalità e dei temi della prova d’esame era stato predeterminato e reso noto all’esaminando”.