Chiudono i conti i Golden State Warriors e si prendono così la sesta finale di Conference degli ultimi otto anni – tornati da subito protagonisti dopo due stagioni d’assenza dai playoff e travolgenti nel finale di gara-6 contro Memphis che regge l’urto per 45 minuti circa e poi crolla.
Ancora senza Ja Morant, i Grizzlies offrono sul parquet del Chase Center di San Francisco una grande prova. Il rientro in campo di Kevon Looney offre ai Warriors una migliore profondità difensiva, e si vedrà nel computo dei rimbalzi a fine gara (70-44) dove peseranno i 25 offensivi dei padroni di casa.
I Grizzlies cominciano bene, ma il tiro dall’arco permette a Golden State di passare in vantaggio dopo i primi minuti gi gioco. Le palle perse e l’attività di De’Anthony Melton e Brandon Clarke permettono a Memphis un nuovo sorpasso (44-51), poi recuperato dai Warriors all’intervallo (53-51).
Dillon Brooks e Desmond Bane si permettono di tenere testa a dei padroni di casa che continuano a collezionare palle perse (17 alla fine), ma nulla possono sulla chiusura di quarto di Steph Curry (78-77). Due bombe di Wiggins e altre quattro con Curry , i Golden State fuggono via con un break da 20-7 negli ultimi 6’30 portando la squadra di Steve Kerr in finale della Conference per la prima volta dal 2019.