Il Real Madrid è in finale di Champions League per la 17a volta nella propria storia. In una sfida incredibile, al Bernabeu la squadra di Ancelotti ha eliminato il Manchester City di Guardiola vincendo 3-1 ai tempi supplementari. Da film l’andamento della gara: dopo il successo 4-3 dell’andata, il vantaggio di Mahrez per il City al 73′ ha gelato il Bernabeu. Al novantesimo però, nel giro di novanta secondi, Rodrygo ha firmato due gol che hanno portato la sfida ai supplementari. Nei trenta minuti extra il gol su rigore di Benzema è valso la finale e il completamento del miracolo. A Parigi saranno Real Madrid e Liverpool a giocarsi la Champions League.
Possibile riscrivere una partita, una trama, uno spettacolo in grado di far parlare di questa partita ancora più del pirotecnico 4-3 dell’andata? La risposta l’ha data il campo, l’ha data il Real Madrid ed è stato un sì grosso così. Il ritorno della semifinale di Champions League tra Real Madrid e Manchester City ha scritto una nuova pagina indelebile del calcio europeo e della competizione, più dal punto di vista romanzesco che da quello prettamente tecnico. Ma se il calcio è fatto per emozionare, beh Real Madrid-Manchester City 3-1 è stato un capolavoro nello svolgimento della storia, ma con il lieto fine dedicato solo ai tifosi spagnoli e neutrali. Per quelli inglesi niente bonus track a fine disco.
In una sfida che per essere raccontata tutta servirebbero forse più dei 120 minuti di gioco, partiamo dalla fine e dall’unico concetto che conta. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti è in finale di Champions League e sfiderà il Liverpool. Sarà la 17a finale di Coppa Campioni/Champions, la quinta per il tecnico italiano.
E allora dov’è la novità, la bellezza, la straordinarietà? Per trovarla bisogna far scorrere il cronometro fino al minuto 90⌚, sì proprio l’ultimo, il famoso 90° minuto. Il Manchester City di Guardiola è a sei minuti dalla seconda finale di Champions consecutiva dopo il gol di Mahrez che al 73′ ha gelato il Bernabeu dopo una bella azione in verticale di Gundogan e Bernardo; siluro sul primo palo e vantaggio inglese. Al Real anche solo per andare ai supplementari sarebbero serviti due gol, il tutto con due occasioni sprecate da mister 100 milioni di sterline Grealish per chiudere anzitempo lo show e svuotare le tribune. Per l’occasione del salvataggio sulla riga, Mendy sarà presto fatto santo a Madrid.
Minuto 90, appunto: assist di Benzema e 1-1 di Rodrygo che infiamma il Bernabeu. “Ma dai, impossibile che una squadra come il City si faccia sorpr… ” 2-1! Ancora Rodrygo, 91 secondi dopo il primo spunto, questa volta di testa (!) su cross di Carvajal. L’imponderabile e la continuazione di un percorso nella fase a eliminazione diretta del Real che tra Psg e Chelsea ha sicuramente regalata emozioni incredibili ai propri tifosi e agli appassionati di calcio.
I tempi supplementari, insperati, sono diventati la benzina della squadra di Ancelotti che è passata dal trascinarsi in campo tra i crampi al correre per altri trenta minuti verso la finale di Parigi. Sì, perché se anche il risultato ipoteticamente avrebbe potuto condurre ai rigori, in queste serate gli dei del calcio sono soliti usare la teoria del piano inclinato e per quanto il City abbia provato ad opporsi a un finale intrinsicamente già scritto, si è dovuto arrendere praticamente subito: al 94′ – supplementari – Benzema si è procurato e realizzato il rigore del 3-1 finale che ha mandato il Real in finale con il Liverpool e regalato ad Ancelotti la “bella” con i Reds, ancora lì a un passo solo dalla leggenda.
Fonte: Sport Mediaset