Messa in archivio la brutta sconfitta con l‘Argentina in casa Italia e ora di voltare decisamente pagina. Gli azzurri cominciano domani il loro percorso nella Nations League 2022/2023 contro la Germania, in un girone che comprende anche Inghilterra e Ungheria. Roberto Mancini ha diramato le convocazioni per i 4 impegni che ci saranno dal 4 al 14 giugno, dando spazio a tanti nomi nuovi. Il reparto che più impensierisce il c.t. è sicuramente l’attacco, che farà a meno di Zaniolo rispedito a casa per una botta al piede, niente Nations League anche per Immobile ancora infortunato. Il romanista sarebbe stato probabilmente la pedina per completare il tridente offensivo con Scamacca e Raspadori. E’ proprio il duo del Sassuolo ad attirare le attenzioni di Mancini, degli addetti ai lavori, dei tifosi azzurri e al centro di tante voci di calciomercato. La Nations League è una grande occasione per la giovane coppia di attaccanti, che in azzurro devono cercare di confermare quanto di buono fatto vedere con la maglia del proprio club.
Non solo Scamacca-Raspadori, Mancini ha anche portato con sé due assolute novità: Gnonto e Zerbin. Il primo, nato a Verbania da una coppia ivoriana, è del 2003 e con lo Zurigo ha vinto il campionato svizzero, giocando 33 partite e segnando 8 gol. Il secondo è classe 1999, di proprietà del Napoli e nell’annata appena conclusa è stato protagonista in Serie B con la maglia del Frosinone e mettendo a segno 9 reti. Come vice-Zaniolo nella Nations League ci sarà Matteo Cancellieri, 20 anni compiuti a febbraio, 11 presenze e 1 gol con la maglia del Verona, cresciuto nella giovanili della Roma. Non è più giovanissimo Gianluca Caprari, che compirà 29 anni il prossimo 30 luglio, ma l’ottima stagione giocata con il Verona (12 gol) gli è valsa una convocazione che forse poteva arrivare anche qualche mese prima. Caprari può giocare largo a sinistra, una zona del campo lasciata “libera” da Insigne. Il reparto offensivo dell’Italia per questa Nations League è completata dai “vecchi” Andrea Belotti e Matteo Politano, che molto probabilmente faranno parte anche del prossimo ciclo azzurro. Avanti c’è posto, tocca Mancini fare le scelte e ai giocatori segnare, quello che l’Italia sembra aver dimenticato troppo in fretta nel post Wembley 2021.