C’è l’attacco al centro dei pensieri del Milan campione d’Italia in questo calciomercato estivo. I rossoneri sanno benissimo che il reparto d’attacco va potenziato, sia numericamente che qualitativamente. Il nome nuovo in ottica milanista è quello di Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 del Sassuolo, che in questa stagione ha segnato 10 reti in neroverde. Raspadori potrebbe essere quel tipo di jolly offensivo, alla Rebic per capirci, che tanto piace a Pioli. Nel 4-2-3-1 il nativo di Bentivoglio potrebbe ricoprire praticamente tutti i ruoli. Con la maglia dell’Italia il c.t. Mancini l’ha utilizzato sia come esterno (contro la Germania) che come centravanti (contro l’Ungheria) e Raspadori ha fatto bene in entrambe le occasioni. Giovane, italiano e di talento, il milllennial del Sassuolo rispecchia in pieno l’identikit del profilo che può interessare al Milan di Maldini e Massara.
Per di più Raspadori si è già presentato più che bene a San Siro, con una doppietta realizzata il 21 aprile 2021 che consentì al Sassuolo di vincere e mettere a rischio la qualificazione in Champions League del Milan. Rapido, tecnico, ma anche generoso, Raspadori fa chiaramente della nidiata di giocatori su cui Mancini costruirà la Nazionale del post-disastro Macedonia. Un problema c’è ed è rappresentato dal fatto che il Sassuolo è sempre una bottega molto (a volte) troppo cara, soprattutto se si pensa che l’a.d. degli emiliani prima di Sassuolo-Milan dello scorso 22 maggio aveva detto che Leao tra i neroverdi avrebbe rischiato di far panchina. Ora se il portoghese vale una settantina di milioni (valutazione Transfermarkt), quanto potrebbe valere Raspadori? Ma forse sarebbe meglio dare la possibilità a questi talenti di andare a crescere dove si può crescere. Altrimenti anche il Mondiale 2026 potrebbe diventare una chimera. Raspadori-Milan, solo una tentazione di mezz’estate. Per ora.