Si è concluso ieri il GP di Turchia, un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di questo sport.
A vincere è stato Bottas, seguito da Verstappen e Perez in quello che sarebbe dovuto essere il weekend giapponese secondo il vecchio calendario.
Le Red Bull, che hanno gareggiato con la livrea dedicata alla Honda, storico partner della scuderia, hanno dominato il podio dietro alla Mercedes numero 77.
Al quarto posto c’è Leclerc, che dopo una gara impeccabile ha dovuto cedere le posizioni a causa di una strategia troppo azzardata proposta dal muretto box. Il monegasco è rimasto in pista senza effettuare il pit stop con la convinzione di arrivare a fine gara, azione prevista dal regolamento in caso di gara con pioggia.
Il risultato è stata una manciata di giri con un intermedia ormai ridotta ad una slick e una retrocessione inevitabile dopo un pit stop negli ultimi giri.
Anche Lewis Hamilton avrebbe voluto tentare di rimanere in pista con lo stesso treno di gomme della partenza o effettuare una sosta per montare la gomma rossa. La scuderia ha deciso di fermare l’inglese e di continuare con l’intermedia.
Come Leclerc, anche Hamilton è stato rallentato dalla scelta sbagliata della gomma, che non ha permesso ai due piloti di combattere per il podio.
L’unico a rischiare e a rimanere con lo stesso treno della partenza è stato Ocon, che ha riportato un degrado incredibile dopo 58 giri.
Nel weekend di Istambul è Sainz a stupire a tifosi con un inizio di gara ricco di sorpassi a discapito delle numerose critiche ricevute per la sua mancanza di difesa e attacco in pista.
Nonostante le condizioni climatiche incerte, il GP di Turchia non ha visto incidenti o slittamenti in pista.
L’unico contatto significativo è stato quello tra Gasly e Alonso durante il primo giro, che è costato allo spagnolo 5 secondi di penalità.
In un weekend che sembra splendere per Red Bull e Mercedes, a fare un passo indietro è la McLaren, che non ha saputo migliorare le prestazioni delle qualifiche.
La scuderia arancione torna a casa con Un settimo (Lando Norris) e un 13º posto (Daniel Ricciardo).
Con il cambio di power unit, le Ferrari sembrano dimostrare più competitività in pista. La gara di entrambi i piloti ha portato qualche certezza a Maranello ed ha acceso la speranza di un finale di stagione con qualche soddisfazione in più.
Con una una Rossa più competitiva e una lotta al mondiale ancora aperta, non ci testa che aspettare il prossimo appuntamento previsto per il 24 ottobre negli USA.
Lascio di seguito la classifica completa del GP di Turchia me tra attendiamo con ansia il prossimo spegnimento dei semafori…
1º Bottas
2º Verstappen
3º Perez
4º Leclerc
5º Hamilton
6º Gasly
7º Norris
8º Sainz
9º Stroll
10º Ocon
11º Giovinazzi
12º Raikkonen
13º Ricciardo
14º Tsunoda
15º Russel
16º Alonso
17º Latifi
18º Vettel
19º Schumacher
20º Mazepin